Dettagli
- Lavoro Eseguito: Prove penetrometriche statiche con piezocono CPTU
- Luogo: Desenzano del Garda, Brescia, Mantova, Cremona, Parma
Descrizione
La prova penetrometrica statica con piezocono CPTU consiste nella misura della resistenza alla penetrazione di una punta conica, di dimensioni e caratteristiche standard, infissa a velocità costante nel terreno, tramite un dispositivo di spinta che agisce su una batteria di aste. Essa viene eseguita mediante macchina penetrometrica cingolata Pagani TG 63/200. Il piezocono (punta elettrica), permette la misura in continuo delle caratteristiche geotecniche dei terreni indagati; è infatti possibile acquisire, durante il movimento continuo di spinta, le grandezze qc (resistenza di punta) ed fs (attrito laterale) ad ogni centimetro di profondità.
Il sistema acquisisce inoltre il valore della U2 (Pressione Idrostatica nei Pori), l’angolo di inclinazione della batteria di aste ed il tempo di dissipazione (tempo intercorrente misurato tra la misura della sovrapressione ottenuta in fase di spinta e la pressione misurata in fase di alleggerimento di spinta).
Il piezocono è dotato di un elemento poroso di ceramica fine o di acciaio, detto filtro, di norma posizionato alla base della punta conica, che permette di misurare e registrare oltre ai parametri di resistenza alla penetrazione, qc ed fs, anche la pressione interstiziale, U2, sia durante l’avanzamento che a penetrometro fermo. La misura corretta della pressione u U2 è condizionata dalla completa saturazione del filtro. La possibilità di misurare la pressione interstiziale ha considerevolmente aumentato la capacità interpretativa della prova nei terreni saturi sotto falda.
Poiché la sensibilità dello strumento alla variazione delle pressioni interstiziali è molto alta, in quanto non risente di effetti di scala, è possibile identificare anche sottili livelli di terreno a permeabilità differente, la cui presenza può essere decisiva nella stima dei tempi di consolidazione.
L’elaborazione dei dati delle prove penetrometriche statiche con piezocono CPTU avviene mediante apposito software di calcolo CPeT-IT v.3.0.3.2 – Geologismiki.
Inoltre, ai sensi del D.M. 17/01/2018, in assenza di specifiche analisi granulometriche, l’utilizzo di prove penetrometriche CPTU è fondamentale come supporto per la verifica alla liquefazione secondo un approfondimento di III Livello. Infatti, partendo dalle indagini CPTU e tramite il software CLiq v.3.0.3.2 (Geologismiki) è possibile eseguire il calcolo per la valutazione del potenziale di liquefazione dei depositi indagati, mediante i seguenti metodi semplificati:
- Robertson (NCEER 2001);
- Robertson (2009);
- Idriss & Boulanger (2008);
- Moss et al. (2006);
- Boulanger & Idriss (2014).